Il JSAT: uno strumento utile allo screening dei detenuti e alla definizione di un percorso trattamentale individualizzato

Il JSAT: uno strumento utile allo screening dei detenuti e alla definizione di un percorso trattamentale individualizzato

Il JSAT – Jail Screening Assessment Tool è uno strumento standardizzato somministrabile non solo per effettuare uno screening del detenuto al momento dell’ingresso in istituto penitenziario ma anche per elaborare e definire un percorso trattamentale individualizzato. Tutto questo può essere effettuato attraverso una valutazione del funzionamento del soggetto (almeno nell’ultimo mese), l’identificazione dei bisogni personali, la rilevazione della necessità di cure particolari e del rischio di violenza, suicidio o vittimizzazione. E’ un’intervista utilizzabile sia per la popolazione maschile che per quella femminile, sia per soggetti adulti che minorenni, costituisce il punto di partenza per un assessment globale sulla salute mentale del detenuto ed è anche adatta a strutturare un percorso di cura e trattamento del soggetto all’esterno dell’istituzione penitenziaria.

E’ uno strumento utile per lo psicologo e lo psichiatra carcerario, per l’esperto ex art. 80 O.P., per l’educatore e l’assistente sociale anche per valutare l’esperienza detentiva nella sua interezza, osservando l’eventuale presenza di cambiamenti significativi nei fattori di rischio legati a disturbo mentale, violenza, suicidio e vittimizzazione.

La struttura dell’intervista è organizzata in aree specifiche:

  • informazioni sociodemografiche;
  • situazione giuridica;
  • comportamenti violenti;
  • background sociale;
  • uso di sostanze;
  • trattamenti psichiatrici;
  • rischio suicidario/autolesionismo;
  • condizioni mentali;
  • gestione del rischio.

Il JSAT offre quindi un criterio standardizzato di intervista che può essere applicato non solo nel settore penitenziario ma anche in quello forense, a esempio come strumento di intervista preliminare nelle consulenze psichiatrico-forensi e per effettuare un’anamnesi dettagliata da parte degli operatori del servizio sociale, degli psicologi e assistenti sociali del territorio, grazie al suo approccio multidimensionale, alla somministrazione rapida e alla sua capacità di rilevare fattori di rischio suicidario e di facilitare la valutazione del rischio di disturbo mentale.

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